ERG
L’ElettroRetinoGramma è lo studio dell’attività retinica dopo adeguate stimolazioni luminose.
Vengono studiati i potenziali d’azione generati dai fotorecettori (coni e bastoncelli) e dalle altre componenti cellulari retiniche, quando si invia alla retina uno stimolo luminoso diffuso (flash) o strutturato (pattern).
Può essere studiata la risposta dei coni o dei bastoncelli ricorrendo a condizioni di luminosità particolare.
A che cosa serve?
L’ERG è un esame è d’ ausilio all’ oculista nella valutazione di patologie quali le degenerazioni vitreo-retiniche, nei casi di distacco di retina , nella retinopatia pigmentosa, diabetica ed ipertensiva, nel galucoma e nei casi di maculopatia e degenerazione maculare.
Come viene eseguito?
Viene eseguito in binoculare, con correzione e applicando cinque elettrodi (non si usano più gli aghi), due applicati sulla palpebra inferiore (di rilevamento), due dietro le orecchie (di massa) e uno sulla fronte (di riferimento).
L’esame va eseguito in midrisi, con pupilla dilatata, quindi è richiesta l’ instillazione di qualche goccia di collirio midriatico.
Anche questo esame dura solo pochi minuti e al paziente viene chiesto solo di guardale all’ interno di uno strumento dentro il quale si accendono i flash o i pattern dopo un periodo di stabilizzazione al buio.
Note tecniche
Alla fine dell’esame se ne otterrà un tracciato ad onde nel quale si riscontrano cinque componenti positive e cinque negative.
Il primo evento bioelettrico è detto “potenziale precoce” ed è una corrente di bassissima intensità mal rilevabile.
Il secondo è detto onda a ed è una deflessione negativa legata all’iperpolarizzazione delle cellule retiniche (EPR, fotorecettori, cellule amacrine e bipolari).
Il terzo evento è detto onda b, è una deflessione positiva ed ampia ed è legata all’attività degli strati retinici più interni (cellule e fibre gangliari).
Gli altri due eventi bioelettrici sono chiamati onda c e d ma sono di bassissimo voltaggio e mal rilevabili.
Gli ERG con flash esprimono la funzionalità degli strati retinici più esterni, quelli con pattern invece esprimono quella degli strati più interni.
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