La tonometria oculare è un esame che misura il tono oculare, ovvero la pressione intraoculare. Questo valore è noto anche come IOP (Intraocular pressure). In condizioni normali, la IOP è compresa tra 8-20 mmhg.
L’esame applica la tonometria ad applanazione, che si basa sul principio di Imbert e Fick. Secondo questo principio, è possibile misurare la pressione all’interno di una sfera piena di liquido (bulbo oculare) quando è ricoperta da una membrana sottile (cornea). Nel nostro caso, la sfera è il bulbo oculare, mentre la membrana è la cornea.
Per farlo, occorre esercitare una compressione esterna sufficiente per rendere piana una parte della superficie sferica. La tonometria a soffio si basa su un principio fisico simile, ovvero la forza necessaria ad un soffio d’aria per appianare la cornea.
A cosa serve la tonometria?
La tonometria oculare è un esame di routine che valuta eventuali aumenti patologici della IOP. Questi possono essere determinati da patologie come il glaucoma. Il glaucoma richiede inoltre un monitoraggio nel tempo per valutare l’efficacia delle terapie farmacologiche e chirurgiche. Oltre alla tonometria oculare, altri esami utili allo scopo sono il Campo Visivo e l’HRT, ovvero l’analisi computerizzata confocale della testa del nervo ottico.
Come si esegue la tonometria?
Esistono diverse strumentazioni per valutare il tono del bulbo oculare. Le più utilizzate sono il tonometro a soffio con pachimetria e il tonometro a contatto di Goldmann.
Il tonometro a soffio si basa sul principio di applanazione. Lo strumento, infatti, invia un soffietto d’aria alla cornea. A seconda del tempo che il soffio impiega per appiattire la cornea, si rileva il valore della pressione intraoculare. Questo strumento ha il vantaggio di non richiedere l’anestesia topica per l’esecuzione e non entrare in contatto con l’occhio. L’esame con tonometro a soffio dura solo pochi secondi, e non espone il paziente a rischi infettivi.
Il tonometro di Goldmann, invece, rileva la IOP appoggiando un piccolo cono sulla cornea ed esercitando una pressione. Lo strumento è montato su una lampada a fessura. L’esaminatore può variare l’intensità della forza del cono sulla cornea con una manopola. Su questa, alcune tacchette indicano il valore della pressione. Il tonometro di Goldman richiede l’uso di un anestetico topico. Inoltre, l’oculista deve prima applicare sotto le palpebre del paziente delle strisce di fluoresceina. Questa sostanza dà una colorazione giallastra all’occhio, e viene rilevata illuminando la superficie oculare con una luce di colore blu cobalto.