Corioretinopatia Sierosa Centrale
La corioretinopatia sierosa centrale è una patologia oculare benigna dovuta alla raccolta di un fluido che proviene dai vasi della coroide, un tessuto che si trova sotto la retina.
Questo accumulo sieroso si verifica per la presenza di lesioni sull’epitelio pigmentato retinico (ovvero uno strato di cellule che separano la retina dalla coroide).
Cause e categorie più colpite
Questa patologia colpisce più frequentemente gli uomini tra i 30 e i 50 anni, sono quasi sempre interessati entrambi gli occhi anche se il più delle volte non contemporaneamente.
Non ci sono dati certi sulle cause, anche se le personalità particolarmente colpite sono quelle molto attive, facili allo stress e che hanno un atteggiamento particolarmente competitivo.
Un altro fattore di rischio è rappresentato da condizioni che comportano un innalzamento del cortisolo ematico (ad es. gravidanza, lupus eritematoso sistemico..)
Sintomi e diagnosi
Il sintomo più diffuso è la visione di una macchia sfocata al centro del campo visivo, ma altri sintomi frequenti sono visione appannata, colori che risultano sbiaditi e acutezza visiva nettamente diminuita.
La diagnosi viene fatta tramite lo studio del fondo oculare dove si osserva un sollevamento della retina nella sua parte centrale, a livello della macula.
Gli esami strumentali utili per la diagnosi della corioretinopatia sono la fluorangiografia, che evidenzia un graduale passaggio di colorante dall’epitelio pigmentato allo spazio sotto la retina, e la tomografia ottica computerizzata (OCT).
Prognosi e trattamento
La prognosi della corioretinopatia è generalmente buona, infatti i punti di alterazione dell’epitelio tendono a chiudersi spontaneamente permettendo alla sintomatologia di regredire spontaneamente in pochi mesi.
Nonostante il buon recupero dell’acuità visiva alcuni pazienti lamentano una lieve distorsione delle immagini e difficoltà nella visione notturna. In circa il 40% dei casi si verificano recidive della malattia nei mesi o anni successivi.
Non esiste un trattamento ritenuto efficace per la corioretinopatia anche se la somministrazione di colliri antinfiammatori non steroidei e farmaci diuretici a basso dosaggio possono facilitare il riassorbimento di questi fluidi sierosi.
Viene anche consigliato al paziente di ridurre il più possibile le cause di stress e di favorire il rilassamento. Quando in alcuni casi, come ad esempio se il distacco sieroso dura più di 4/6mesi o se si verificano recidive in pazienti che presentano danni permanenti è necessario ricorrere al trattamento laser sottosoglia micropulsato.
Questo tipo di terapia laser infatti è in grado di produrre un effetto terapeutico, facilitando il riassorbimento del fluido, senza però lasciare danni permanenti alla retina.
Il dr. Dario Severino ha esperienza decennale per quanto riguarda questa patologia e l’utilizzo del laser sottosoglia micropulsato.