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PEV

E’ un esame che consiste nella registrazione degli impulsi elettrici generati dalle strutture nervose oculari dal sito di origine, la retina, fino all’area visiva del cervello dopo opportuna stimolazione con flash o stimoli strutturati a scacchiera alternante.

Più in particolare consiste nella registrazione del potenziale d’ azione nel suo viaggio dalle strutture retiniche interne, cellule gangliari, attraverso le vie ottiche, fino alla corteccia visiva.

A che cosa serve?

E’ un esame d’ indagine diagnostica che viene usato in caso di malformazioni congenite, neurite ottica, papilla da stasi, ambliopia e malattie degenerative che possono interessare le vie ottiche.

Alla fine dell’esecuzione dell’esame se ne ottiene grafico ad onde le cui caratteristiche variano in base alla patologia per la quale è stato richiesto.

Come viene eseguito?

Viene eseguito una volta per occhio, con correzione e applicando tre elettrodi (non si usano più gli aghi), uno nella fronte (elettrodo di riferimento), uno dietro l’ orecchio (elettrodo di massa) e uno tra i capelli, sulla regione occipitale (elettrodo di rilevamento).

Viene eseguito in monoculare, una volta per occhio, e richiede la correzione ma non la midriasi, la dilatazione.

L’esame dura solo pochi minuti e al paziente viene chiesto solo di guardale all’ interno di uno strumento dentro il quale si accendono i flash o i pattern che vanno a stimolare le vie ottiche, dopo un periodo di stabilizzazione al buio.

Note tecniche

Alla fine dell’esame se ne otterrà un tracciato ad onde nel quale si riscontreranno sette componenti elettriche, alcune positive (onde dispari) ed altre negative (onde pari), che hanno differente ampiezza e latenza.

Da oggi è tutto più facile!

Dr. Dario Severino ha esperienze trentennali e può curare questa patologia. Fissa un appuntamento, troviamo insieme una soluzione che faccia al caso tuo.

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