”Uveite” è una parola usata per descrivere un gruppo di malattie dell’uvea che causano occhi rossi, dolore agli occhi, riduzione visiva e infiammazione. Queste malattie in genere colpiscono l’uvea, ossia lo strato intermedio dell’occhio: la membrana vascolare che si estende sino all’iride. Tuttavia, possono interessare anche altre parti dell’occhio. Se non viene trattata, l’uveite può causare persino cecità permanente o perdita della vista.
L’equipe di Dr. Dario Severino è esperta nella diagnosi e nel trattamento dell’uveite. Vediamo ora più nel dettaglio quali sono:
- le cause e i fattori di rischio
- i sintomi
- i tipi di uveite
- i trattamenti possibili
- l’esame oculistico di routine utile a individuare la presenza di uveite.
Cause e fattori di rischio per l’uveite
L’uveite può colpire persone di tutte le età, anche i bambini. Le donne e le persone tra i 40 e i 60 anni hanno un rischio leggermente più alto. L’uveite può svilupparsi in un occhio oppure in entrambi. Può influenzare diverse parti dell’occhio, in particolare: retina, uvea, sclera.
Si stima che un caso di uveite su tre non abbia una causa nota. Possono però esserci delle connessioni: ad esempio, le persone che fumano sono più inclini all’uveite. Potrebbe sviluppare l’uveite anche chi ha una infiammazione oculare, derivata da:
- lesioni agli occhi
- infezioni virali (come herpes o varicella)
- infezioni batteriche (come tubercolosi o sifilide)
- malattie infiammatorie (come lupus, IBD e artrite reumatoide)
Si stima che una persona su cinque con uveite svilupperà alta pressione oculare. (uveite ipertensiva). Questa condizione può portare al glaucoma e alla perdita irreversibile della vista.
Non conoscendo la causa di molti casi di uveite, non vi sono indicazioni particolari per prevenire la malattia. Certamente è saggio mantenere una buona salute degli occhi e non fumare. Inoltre, curare le malattie, le infezioni o altre condizioni di salute legate all’uveite può aiutare a proteggere la vista.
Sintomi dell’uveite
I sintomi dell’uveite possono manifestarsi gradualmente o all’improvviso. Potresti sperimentare:
- visione offuscata
- percezione di puntini e/o filamenti (miodesopsie o floaters)
- dolore o pressione agli occhi
- sensibilità alla luce
- occhi rossi
- perdita della vista
Tipi di uveite
L’equipe del Dr. Dario Severino classifica l’uveite in base a dove si trova l’infiammazione. In genere ci sono quattro tipi di uveite: anteriore, intermedia, posteriore, panuveite.
Uveite Anteriore
L’uveite anteriore è il tipo più comune e provoca infiammazione nella parte davanti dell’occhio. I sintomi possono comparire all’improvviso. Se sono lievi, a volte possono risolversi da soli. Alcune persone possono avere un’infiammazione oculare cronica e ricorrente che scompare con il trattamento e poi ritorna.
Uveite Intermedia
I giovani adulti sono più inclini alla uveite intermedia. Questa condizione provoca infiammazione nel mezzo dell’occhio. Colpisce spesso il vitreo, ossia lo spazio pieno di liquido all’interno dell’occhio. Per questo, l’uveite intermedia è anche detta ciclite o vitrite. I sintomi possono migliorare fino a scomparire, ma anche tornare e peggiorare.
Uveite Posteriore
L’uveite posteriore è la forma meno comune e colpisce la parte interna dell’occhio. Spesso è anche il tipo più grave di uveite. Può interessare la retina, il nervo ottico e la coroide. A volte è chiamata coroidite o corioretinite. Può causare sintomi ricorrenti che durano mesi o anni.
Panuveite
Raramente, l’uveite colpisce tutti e tre gli strati dell’occhio. Questa condizione si chiama panuveite ed è particolarmente grave, perché aumenta le possibilità di perdere la vista in maniera permanente.
Come trattare l’uveite: terapia farmacologica
L’uveite può essere trattata solo con i farmaci. Non esistono infatti operazioni chirurgiche in grado di risolvere questo problema. I trattamenti farmacologici possono:
- fermare l’avanzata della malattia
- ripristinare la vista perduta
- prevenire ulteriori danni ai tessuti
- alleviare l’infiammazione e il dolore.
La maggior parte delle persone che assume farmaci per l’uveite può comunque avere piccoli problemi alla vista a lungo termine. Le forme gravi possono richiedere un trattamento di lunga durata, anche per anni. Portare avanti la cura è importante: se l’uveite non viene trattata, può portare alla cecità.
Infatti, in caso di arrossamento, infiammazione o dolore agli occhi è necessario consultare subito l’oculista. Se una condizione particolare di salute ha contribuito all’uveite, il trattamento di quella malattia dovrebbe anche alleviare i problemi degli occhi.
Alcune forme di uveite impiegano molto tempo a scomparire. Alcuni sintomi, infatti, possono tornare anche dopo il trattamento. A seconda del tipo di uveite, possono essere prescritti diversi farmaci.
Ricordiamo che la prescrizione di farmaci spetta soltanto al medico oculista dopo aver fatto un’attenta visita. L’elenco di terapie possibili che riportiamo qui di seguito costituisce solo una panoramica delle possibilità, previo parere medico.
Antibiotici, antivirali o antimicotici
Farmaci come antibiotici, antivirali o antimicotici trattano l’uveite causata da un’infezione batterica, virale o fungina.
Collirio
La dilatazione delle pupille con il collirio può ridurre il dolore e il gonfiore causati dall’uveite. I colliri possono anche impedire che l’iride e la lente si attacchino: una complicazione che può verificarsi con l’uveite anteriore. Il medico oculista può anche prescrivere un collirio specifico per alleviare la pressione nell’occhio.
Antinfiammatori steroidei
I farmaci che contengono corticosteroidi alleviano l’infiammazione degli occhi. Gli antinfiammatori steroidei sono disponibili in molte forme:
- gocce
- unguenti
- pillole orali
- iniezioni all’interno o intorno all’occhio
- infusioni endovenose
- una capsula che l’oculista inserisce chirurgicamente nell’occhio
Immunosoppressori
Questi farmaci calmano la risposta del sistema immunitario alle malattie autoimmuni o alle infiammazioni a livello di sistema. In particolare, il medico oculista può prescrivere gli immunosoppressori se l’uveite:
- colpisce entrambi gli occhi
- non migliora con gli steroidi
- minaccia la vista
Si può assumere il farmaco per via orale sotto forma di pillola, oppure come iniezione o infusione in vena.
Esame oculistico di routine per diagnosticare l’uveite
Con una visita oculistica standard, il dottor Severino è in grado di verificare la presenza di uveite. La visita di routine include alcuni esami e test, eccoli di seguito.
Test dell’acuità visiva
Il test dell’acuità visiva valuta quanto bene riesci a vedere a una distanza standard. Gli oculisti hanno determinato quale sia la visione “normale” quando si legge a questa distanza e la confrontano con la tua vista.
Per condurre il test, l’oculista usa una tabella posizionata a 20 piedi di distanza che mostra righe di lettere di dimensioni sempre più piccole. Dovrai leggere quanti più elementi possibili senza strizzare gli occhi, a volte coprendo un occhio. Se riesci a vedere chiaramente tutte le lettere, sei considerato avere una visione 20/20.
L’oculista potrebbe anche chiederti di leggere alcune righe di una scheda prestampata. Questo test fornisce informazioni su quanto bene puoi vedere da vicino e aiuta a confermare una diagnosi di errore di rifrazione.
Tonometria
La tonometria misura la pressione intraoculare con tecnica Goldamn ad applanazione e con tono pachimetro a soffio.
Esame con lampada a fessura e funduscopia
Durante l’esame con lampada a fessura e funduscopia, devi appoggiare il mento su un cuscinetto morbido e tenere la testa ferma. L’oculista punta un sottile raggio di luce nell’occhio e usa uno speciale microscopio per osservare da vicino la cornea, l’iride e il cristallino dell’occhio.
Per esaminare la parte posteriore dell’occhio (retina), l’oculista dilata le pupille con un collirio. Con la pupilla dilatata, cerca eventuali anomalie nella forma o nel colore del nervo ottico e della retina, compresa la macula.
Grazie alla lampada a fessura è possibile eseguire anche un esame chiamato gonioscopia. L’oculista utilizza una lente per visualizzare l’angolo tra l’iride e la cornea per determinare la presenza di un glaucoma.
Esame della vista con dilatazione
Per rilevare un’uveite, l’oculista mette un collirio nell’occhio per dilatare la pupilla. Ciò consente di visualizzare chiaramente la retina, l’uvea e la sclera. Se hai condizioni che ti mettono a rischio di uveite, sono essenziali esami oculistici regolari.