Intacs Inserzione Corneale o Trapianto
Il dottor Severino è un chirurgo refrattivo e un artigiano dell’occhio con oltre 75mila interventi.

Impianto INTACS di anelli intrastromali per il cheratocono

L’impianto di INTACS, noto anche come impianto con  Anelli Intrastromali, è un intervento indicato nella terapia del cheratocono. L’impianto di anelli intrastromali con il laser a femtosecondi (femto) è raccomandato solo per il cheratocono in stadi non avanzati quando forma e trasparenza della cornea non sono ancora seriamente compromesse.

Come funziona l’intervento per l’impianto di INTACS

Il cheratocono è una patologia in cui la cornea perde progressivamente la sua normale curvatura rotonda per sporgere verso l’esterno come un cono.
 
Lo scopo dell’intervento è di regolarizzare le porzioni centrali della cornea, corrispondenti alla zona ottica, riducendone la deformazione e l’irregolarità indotte dai processi patologici di assottigliamento e sfiancamento. L’obiettivo è di consentire un miglioramento qualitativo e quantitativo sia della visione naturale che corretta. È frequente il miglioramento della tollerabilità delle lenti a contatto.
 
L’intervento prevede l’impianto chirurgico di uno o due segmenti semilunari, detti anelli intrastromali che a secondo dello studio eseguito sul caso clinico può prediligere un anello VRT o un anello INTACS.Gli anelli intrastromali sono di materiale plastico trasparente, progettati per modificare la conformazione della cornea. Gli anelli intrastromali  vengono inseriti nello spessore della cornea per mezzo di una tasca intrastromale ottenuta per mezzo della luce del laser a femtosecondi e sono progettati per rimanere in sede a vita. 

In quali condizioni è possibile l’impianto di Anelli Intrastromali?

 
L’impianto di INTACS è possibile solo in presenza di questi criteri:
  1. Stadio del cheratocono I, II e III di Krumeich, con cornea trasparente nella zona ottica centrale con spessore pachimetrico minimo nella zona di impianto degli anelli di 400μm.
  2. Intolleranza alle lenti a contatto
  3. K medio misurato nei 5-6mm centrali inferiore a 52 diottrie.
  4. Presupposta stazionarietà della patologia
  5. Degenerazione marginale pellucida se stazionaria.
 
In altre condizioni, potrebbe essere utile intervenire sul cheratocono con il cross linking corneale
 
Gli esami utili a diagnosticare lo stato e quindi la fattibilità dell’operazione di Femto INTACS sono:
  1. visita oculistica
  2. topografia corneale
  3. pachimetria
  4. biomiscroscopia endoteliale
  5. test di Schirmer
  6. fotografia del segmento anteriore
  7. pupillometria

Come prepararsi all’intervento per l’impianto di INTACS

L’intervento viene effettuato in regime ambulatoriale, con anestesia topica (collirio anestetico) e può essere effettuato in entrambi gli occhi nella stessa seduta. Prevede l’impianto degli INTACS nello spessore corneale, che inizialmente produrranno un annebbiamento visivo che si risolverà gradualmente nei giorni successivi. 
Il post-operatorio prevede l’automedicazione con colliri antibiotici e lubrificanti in dosi e tempi che varranno indicati dall’oculista.
 
Sarà necessario sospendere per almeno 2 settimane prima dell’intervento l’uso di lenti a contatto rigide, semirigide o Gas Permeabili portate per anni. L’oculista potrebbe anche richiedere una sospensione di un mese. 
 
Per quanto riguarda le lenti morbide tradizionali o monouso (Usa e Getta) il medico dovrebbe richiedere una sospensione da 7 a 15 giorni prima del trattamento.

Possibili complicanze post impianto anelli intrastromali

 
Nel primo periodo post operatorio (fino a qualche mese in alcuni casi) è possibile sperimentare sensazioni di abbagliamento, sensibilità alla luce, percezione di aloni e/o scintillii attorno alle sorgenti luminose. Di solito più pronunciate nel primo periodo, tendono a risolversi nei primi 3-6 mesi, ma in rari casi possono persistere anche più a lungo.
 
In caso di complicanze più gravi l’intervento è totalmente reversibile procedendo con la rimozione degli anelli impiantati.
Il Dott. Severino

Il dr. Dario Severino è un chirurgo refrattivo con più di 25mila interventi con tecniche PRK e Lasik eseguiti e più di 50mila pazienti operati per diverse patologie oculistiche, è inoltre docente di neuroftalmologia all’Università di Pisa. Se vuoi un primo parere sul tuo caso, puoi scriverci una mail, il dottore sarà lieto di risponderti.

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