Visita oculistica completa, la nostra filosofia
Nel nostro studio abbiamo un concetto preciso di visita oculistica completa: un controllo a 360° che può includere accertamenti diagnostici con tecnologie avanzate.
La visita oculistica è un controllo da svolgere periodicamente. Con l’avanzare degli anni la vista tende a deteriorarsi, inoltre certi difetti o patologie dell’occhio non conoscono età. I controlli oculistici, però, non sono tutti uguali. A questo proposito, noi dello studio Severino abbiamo un’idea molto precisa di ciò che definiamo una “visita oculistica completa”.
Tecnologie non invasive per una diagnosi rapida nel corso della visita oculistica completa
Nel corso della visita oculistica completa possiamo svolgere una serie di test con strumenti di ultima generazione. Questi permettono di:
- impiegare modalità di controllo meno invasive
- restituire risposte chiare e immediate sulle condizioni dell’occhio.
La filosofia alla base della nostra visita oculistica completa guarda infatti anche alle esigenze dei pazienti in termini di tempo. Vogliamo essere una certezza di rapidità ed efficienza in risposta alle lungaggini e alle difficoltà che spesso si incontrano nel Sistema Sanitario.
Per questo motivo, includiamo l’eventuale iter diagnostico nel costo della nostra visita oculistica completa, impiegando qualunque strumento possa essere utile a raggiungere la diagnosi.
Esami specialistici che possiamo includere nella visita oculistica completa
Oltre ai classici controlli sull’acutezza visiva e sulla morfologia dell’occhio, la nostra visita oculistica completa può quindi includere ulteriori test diagnostici a seconda delle necessità. Tra questi:
1. Tonometria NoTouch
La tonometria NoTouch misura la pressione intraoculare (PIO) senza contatto diretto con l’occhio, utilizzando un soffio d’aria per appiattire la cornea. Serve a rilevare il glaucoma e monitorare la pressione oculare in modo rapido e non invasivo.
2. Biomicroscopia Endoteliale
La biomicroscopia endoteliale utilizza un microscopio speciale per esaminare lo strato più interno della cornea, chiamato endotelio corneale. Serve a valutare la densità e la morfologia delle cellule endoteliali, importante per la diagnosi di patologie corneali e per il monitoraggio post-operatorio di interventi come il trapianto di cornea.
3. Biometria Ottica
La biometria ottica misura le dimensioni dell’occhio, come la lunghezza assiale e la profondità della camera anteriore, utilizzando la tecnologia a interferometria a coerenza ottica. Serve principalmente per il calcolo della potenza delle lenti intraoculari necessarie per la chirurgia della cataratta, facorefrattiva con lenti premium, impianto ICL e IPCL.
4. Topografia Corneale
La topografia corneale mappa la superficie della cornea utilizzando riflessi luminosi e creando una rappresentazione tridimensionale. Serve a diagnosticare l’astigmatismo e monitorare condizioni come il cheratocono e altre irregolarità corneali, oltre a pianificare interventi di chirurgia refrattiva.
5. Pachimetria
La pachimetria misura lo spessore della cornea utilizzando un dispositivo a luce ottica. Serve a valutare lo spessore corneale, fondamentale per la diagnosi e il trattamento del glaucoma e per la pianificazione di interventi di chirurgia refrattiva.
6. Aberrometria
L’aberrometria misura le aberrazioni ottiche dell’occhio, analizzando come la luce viene rifratta all’interno dell’occhio. Serve a identificare difetti visivi complessi che non possono essere corretti con occhiali o lenti a contatto tradizionali, aiutando nella pianificazione di interventi di chirurgia refrattiva avanzata.
7. Pupillometria
La pupillometria misura le dimensioni e la reattività delle pupille alla luce utilizzando uno strumento specifico. Serve a valutare la funzione pupillare, importante per diagnosticare disturbi neurologici o pianificare interventi di chirurgia refrattiva.
8. OCT Segmento Anteriore
L’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) del segmento anteriore utilizza la luce a coerenza ottica per creare immagini dettagliate delle strutture anteriori dell’occhio, come la cornea e l’angolo della camera anteriore. Serve a diagnosticare e monitorare condizioni come il glaucoma ad angolo chiuso, la distrofia corneale, e altre patologie che coinvolgono il segmento anteriore dell’occhio.
9. Autorefrattometria
L’autorefrattometria misura automaticamente l’errore di rifrazione dell’occhio utilizzando un dispositivo che proietta un’immagine luminosa nell’occhio e analizza il riflesso. Serve a determinare la prescrizione di occhiali o lenti a contatto in modo rapido e preciso.
10. Esame della Motilità Oculare
L’esame della motilità oculare valuta il movimento degli occhi in tutte le direzioni, osservando la coordinazione e la funzionalità dei muscoli oculari. Serve a diagnosticare disturbi come lo strabismo, la diplopia (visione doppia), e altri problemi legati al controllo muscolare degli occhi.
11. BUT (Break Up Time)
Il test del BUT misura il tempo necessario affinché il film lacrimale si rompa dopo un battito di ciglia. Viene eseguito applicando una fluoresceina sull’occhio e osservando con una lampada a fessura. Serve a valutare la qualità delle lacrime e diagnosticare la sindrome dell’occhio secco.
12. HRT (Heidelberg Retina Tomograph)
L’HRT utilizza la tomografia laser a scansione per ottenere immagini tridimensionali del nervo ottico e della retina. Serve a diagnosticare e monitorare il glaucoma e altre malattie retiniche, valutando la struttura e la morfologia del nervo ottico e delle fibre nervose retiniche.